RIFIUTI 

02.04.2017
  • RIFIUTI: LO STATO DELL'ARTE
  • Pur essendo ormai due secoli nei quali l'uomo sfrutta indiscriminatamente l'ambiente senza curarsi degli effetti del proprio operato, gli ultimi venti anni hanno portato alla ribalta il problema in tutta la sua evidenza: una serie di reazioni a catena ha compromesso lo stato di salute del pianeta. Evidentemente la Terra è "affetta" da diverse malattie: inquinamento, effetto serra, surriscaldamento globale ecc.
  • L'uomo ha sfruttato indiscriminatamente le risorse disponibili e tuttora si può affermare che la tendenza non è stata invertita. Anzi, pare proprio che l'ospite privilegiato del pianeta lo stia uccidendo.
  • Per salvaguardarlo l'Unione Europea ha fatto ricorso a delle norme ad hoc già a partire dagli anni '80.
  • L'Italia ha recepito queste norme attraverso il decreto Ronchi (dlgs 22/1997), sostituito dal dlgs 152/2006. Lo scopo del legislatore era ridurre la produzione di rifiuti e incentivarne il recupero ed il riciclo, garantendo un elevato grado di protezione della salute, dell'ambiente e dell'uomo.
  • Sono passati ormai 20 anni da quando il suddetto decreto è stato emanato e molto nel Bel Paese è cambiato: in termini di gestione dei rifiuti, i dati dicono che oggi ne viene reintrodotto nel ciclo produttivo il 70%.
  • Il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) è un' azienda privata che opera senza fini di lucro. Istituito grazie al decreto Ronchi, oggi provvede alla gestione del 91% degli imballaggi. In pratica l'Italia è diventata un paese virtuoso, che converte lattine, barattoli, plastica in PET, PVC ecc.
  • Tuttavia, il CONAI non nasconde la difficoltà nella gestione di quantità crescenti di rifiuti. Dati ufficiali riportano che il 42% degli Italiani fa la raccolta differenziata solo perché è obbligato a farla.
  • In un' intervista, Edo Ronchi, promotore del citato decreto, afferma: "con quella riforma scegliemmo di anticipare, non senza difficoltà, indirizzi europei sulla gerarchia della gestione dei rifiuti, assegnando una netta priorità al riciclo rispetto al largamente prevalente smaltimento in discariche e anche rispetto alle proposte che assegnavano priorità all' incenerimento di massa."(Http://formiche.net/2017/02/07/rifiuti-decreto-ronchi-compie-20-anni/)
  • Va, però, rilevato che ľ Italia pare essere tagliata in due anche riguardo alla gestione dei rifiuti. Il Sud soffre sul fronte della raccolta differenziata: la Basilicata è al 31%; il Molise e la Calabria al 25%; la Sicilia addirittura al 13%. Il Nord, invece, viaggia ad una velocità più alta, tanto che il Trentino Alto Adige ricicla ľ80% dei rifiuti; la Lombardia il 54%; il Piemonte il 60%; la Valle D' Aosta il 76%. Per finire, ľ Emilia Romagna, detiene il primato in Italia, con ľ 85% dei rifiuti riciclati.

  • Urge pertanto, un cambiamento di rotta per il "discolo" Sud, affinché si allinei con profitto al virtuoso Nord.
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